Le erbe, mondo magico… il Tarassaco

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Ed eccoci al primo appuntamento con la nuova rubrica #erbeaquattromani che condivido con @chiara_erboristaaifornelli. Sono felicissima di questo nuovo spazio di racconto che vuole racchiudere insieme, gli aspetti scientifici e magici delle erbe, della loro raccolta e utilizzo.
Le erbe costituiscono un mondo davvero unico al quale potere attingere per molti aspetti fisici ed emotivi della nostra vita. Le erbe ci ricordano la ciclicità della natura, l’alternarsi delle stagioni, l’attesa e la pazienza per la raccolta.
Iniziamo la rubrica con la regina delle erbe primaverili: il TARASSACO.

Facilmente riconoscibile, con le sue foglie seghettate e il bellissimo fiore giallo.
Pianta regina delle cosiddette “cure di primavera”, ha proprietà drenanti e diuretiche agendo a livello di fegato e reni, aiutando quindi ad eliminare tossine e a sentirsi più sgonfi e leggeri. Utile anche per contrastare la ritenzione idrica. Ci aiuta in caso di digestione difficile, soprattutto in chi tollera male i grassi. È una pianta medicinale sicura, sconsigliata solo in presenza di calcoli biliari o renali o gastrite acuta.

In erboristeria si utilizza la radice, parte più ricca di principi attivi -in gergo definita ‘droga’- da utilizzare da sola o con altre piante per tisane o decotti, oppure sotto forma di tintura madre o capsule.

COME UTILIZZARE QUESTA PIANTA IN CUCINA?
Le foglie giovani( colte facendo attenzione a non togliere la radice in modo che la pianta possa ricrescere) con un gusto acre e rinfrescante si possono usare in insalata o sbollentate e ripassate in padella, anche come condimento di cereali in chicco o pasta. Anche i boccioli che ancora non si sono schiusi, colti la mattina presto, possono essere mangiati crudi o conservati in vasi di vetro con una miscela di acqua aceto e olio, alloro e sale, come finti “capperi”. Infine i fiori si possono utilizzare per fare uno sciroppo simile al miele ottimo per la tosse e raffreddore in inverno e per migliorare le difese immunitarie.